Racconto di Natale * Dalla Comunità Climi Familiari

Le porte della Comunità “Climi Familiari” sono sempre aperte, come quelle della Fabbrica del Chinino tutta, specie nei periodi di festa. Ma quelle appena passate sono state festività diverse per tutti, anche per gli 11 ragazzi di Via Paoli 66. Chi segue i nostri canali social li conosce bene: per tutto il mese di dicembre ci hanno accompagnato con il loro quotidiano calendario dell’avvento. In un periodo di legami vissuti a distanza, nel desiderio di restare comunque “comunità”, il loro Natale è diventato quello di tutti noi che sosteniamo La Fabbrica e la nostra Cooperativa Paradigma Onlus!

Come in ogni famiglia

L’emergenza Covid-19 ha colpito anche fra le mura di Via Paoli, ridisegnando i confini tra il dentro e il fuori la comunità, e spronandoci a inventarci una nuova normalità. È Renato a riassumere il significato di questo periodo:

Ero un po’ triste quando eravamo malati, perché non potevamo mangiare a tavola insieme. Quando siamo guariti mi è passata la tristezza, perché eravamo di nuovo quasi tutti fuori dalla camera. Sono state belle le feste qui in Comunità. Mi è piaciuto fare i balletti, cantare e stare in compagnia!

Anche le parole di Sandro esprimono il senso del nostro Natale:

Il Natale qui in Comunità è stato molto bello perché siamo tanti qua, in ospedale ero solo. Peccato che non c’è la nostra amica Ediva, che sta ancora male ed è ancora in ospedale. Lei non ha ricevuto nessun regalo. Io invece sono tornato dall’ospedale e ho avuto una coppa, perché quest’anno sono stato bravo!

Quanto ci è mancato aprire la porta di casa agli amici della Comunità! L’idea del calendario dell’avvento nasce per sentirli comunque vicini, condividendo ogni giorno un pezzetto di noi: a turno i ragazzi hanno aperto una casellina contenente una ricetta, un’attività, una frase, un incarico da suggerire a tutti gli amici della Fabbrica.

Un giorno dopo l’altro, il nostro salone si è riempito di addobbi natalizi, ghirlande di Biancospino, letterine a Babbo Natale, melodie natalizie, fragranze di noce moscata e cannella, angioletti dolci e dorati, buoni propositi, rebus, coccole, tombolate, fiocchi di neve e mascherine natalizie! La casellina del 18 dicembre ci ha ispirati per il pranzo di Natale: finalmente insieme, quasi tutti a tavola, uniti nella nostra grande sala condividendo cibo, risate, gioia e armonia.

È Eleonora, storica operatrice della Comunità, a descriverci questo nostro reinventato Natale:

Io di solito lavoro il giorno di Natale: mi piace cucinare per i ragazzi, cantare, ballare, giocare a tombola e aprire i regali insieme a loro. Mi piace vederli così felici! Anche se quest’anno è stato un pochino più triste perché non sono potuti andare a casa e non hanno potuto ricevere le visite dei familiari. Per me invece è stato bello come tutti gli anni: mi piace cercare di farli stare bene! Li rendo partecipi nel cucinare, nell’apparecchiare, e quest’anno ho cercato di coinvolgere tutti, in particolarei ragazzi che di solito passavano le feste a casa.

Fra questi Paola, che per il primo anno ha trascorso le festività lontana dalla famiglia:

Mi sono molto divertita con voi, abbiamo mangiato cose buone, ho ricevuto tanti regali anche dai miei, mi è piaciuto anche il Babbo Natale che ci ha parlato dal telefono e ha portato i regali a me e ai miei compagni! Abbiamo giocato a tombola a Natale e a Santo Stefano, abbiamo mangiato i panettoni, a Capodanno abbiamo fatto il trenino, abbiamo ballato e siamo andati a dormire a mezzanotte! Ho sentito i miei familiari ed il mio moroso. Mi sono divertita lo stesso anche se non sono potuta andare a casa. I miei fratelli mi hanno portato i regali e io li ho salutati dalla finestra!

Anche Silvestru quest’anno ha trascorso per la prima volta le feste lontano dalle sue sorelle. E per lui le feste sono ancora più speciali…

Ho trascorso bene le feste di Natale! Il 30 era il mio compleanno, mi sono piaciuti tantissimo il regalo e la torta! Il 31 era San Silvestro e Capodanno: ho aspettato la mezzanotte! Queste feste mi sono piaciute lo stesso anche se non sono andato a casa: le mie sorelle sono venute sotto la Comunità e io mi sono emozionato quando le ho salutate dalla finestra! E questa notte arriverà la Befana...

Sì, la notte scorsa è passata la Befana e oggi i ragazzi hanno aperto le loro calze, contenti di trovare altre dolci sorprese. Da domani nella nostra grande sala non ci saranno più gli addobbi natalizi, ma siamo sicuri che nell’aria continueranno ad aleggiare la gioia e l’armonia di questi giorni! Sono le parole di Isabella, operatrice che ha trascorso il suo primo Natale in Comunità, a darcene la certezza:

Devo dire che quest’anno è stato un po’ così in famiglia, non si sentiva la solita atmosfera natalizia… Invece in Comunità gli operatori hanno fatto sì che i ragazzi sentissero l’aria di festa ed è stato proprio bello, bello come i Natali di una volta, come se fuori non esistesse nulla. È stata una bella sensazione vedere la felicità negli occhi dei ragazzi!

Infine, è Sandro a dirci che cosa abbiamo imparato da queste feste così diverse: “Chi trova un amico trova un tesoro!”.

In questo 2021 vorremmo fare tanti racconti di tesori scoperti e ri-scoperti. Le porte della Comunità sono chiuse ormai da tanto, ma quando riapriranno avremo infiniti amici da ri-abbracciare: i nostri cari baristi Rocco e Lello, che ci hanno mostrato la loro vicinanza con affettuosi messaggi vocali e videochiamate; il nostro maestro di shiatsu Nico che, insieme alle tirocinanti Mara e Bruna, ha reinventato la sua attività con dirette settimanali; il nostro fisioterapista Andrea, che ha continuato a distanza le sue sedute affascinando i ragazzi con i suoi magici giochi allo specchio; e infine il nostro nuovo amico Giovanni che, insieme a Sandro, ci ha insegnato a non temere i momenti difficili, perché è da lì che inizia il meglio!

Gli operatori della “Comunità Climi Familiari”

#InsiemeSiamoComunità

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